Tor San Michele è un’ex torre d’avvistamento, attribuita di Michelangelo Buonarroti (a cui sarebbe subentrato l’apprendista Nanni di Baccio Bigio), per sorvegliare la foce del Tevere.

La torre fu costruita nel XVI secolo come avamposto per la sorveglianza della foce del fiume Tevere, dopo la piena del 1557 che modificò il corso del fiume (rendendo inutili per tale scopo tor Boacciana e il castello di Giulio II a Ostia Antica). Nel XX secolo la torre fu inglobata nell’idroscalo di Ostia Carlo del Prete, fungendo da radiofaro e venendo leggermente ristrutturata per tale scopo (con l’aggiunta delle finestre sulle mura esterne e della torretta sulla sommità, non prevista nel progetto originario).

Nel dopoguerra la torre rimase fondamentalmente in stato di abbandono, venendo poi ceduta nel 1994 alla Soprintendenza statale per i beni ambientali e architettonici di Roma. Dopo una riapertura straordinaria nel 2017, su iniziativa delle realtà associative del territorio, la torre è stata assegnata nel 2021 ad un’associazione culturale per l’organizzazione di visite guidate. Da marzo 2025 la torre e l’area circostante sono interessate da un importante intervento di riqualificazione, finanziato tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che la renderà completamente fruibile da giugno 2026.

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